La storia del Prosciutto di Vianino

BY Silvia Calici

Vianino:Una terra magica nel cuore dell’Emilia, sulle colline della provincia di Parma, Vianino, dove il prosciutto ha segnato la storia dei più grandi prodotti tipici Italiani. Terra di artigiani, norcini, casari, vignaioli e agricoltori. Terra di maiali neri e dei loro salumi. Terra del prosciutto di Vianino come era una volta, ancora prima di chiamarsi prosciutto di Parma, Vianino è l’unico luogo della provincia di Parma che prima dell’avvento dell’industrializzazione dei salumi, ovvero il passaggio dai suini neri a quelli rosa avvenuto all’inizio del xx secolo, veniva citato in libri e documenti ufficiali come toponimo, quindi paragonabile ad un’antica D.O.P di produzione di prosciutti di altissima qualità, ci illustra il sindaco di Varano de Melegari Giuseppe Restiani “nel 1801 il ducato di Parma e Piacenza arriva a far parte dell’impero Napoleonico Vianino aveva un importanza notevole in particolar modo per il Prosciutto di Parma”- ribadisce” il 25 giugno del 1805 Napoleone arriva a Parma e gli viene portato al banchetto il prosciutto di Parma quello che si faceva a Vianino” anche perchè la storia narra che Napoleone soffrisse d’ulcera, anche perchè mangiava in fretta e disordinatamente. Moreau, il consigliere amministratore dei dipartimenti di Parma, Piacenza e Guastalla, all’arrivo di Napoleone a Milano nel 1805, inviò, oltre ai conti dello Stato in deficit, forse per addolcire la notizia, anche una fornitura di prodotti tipici di Parma, raccomandando all’imperatore d’ assaggiare in particolare il prosciutto di Vianino, perchè oltre a essere delizioso come alimento, sarebbe stato sicuramente di facile digestione. Il 25 giugno del 1805 Napoleone venne a Parma e, essendo stato informato della qualità dei prosciutti di Vianino, volle assaporare come quei prodotti fossero tutti squisiti, dolci, insomma perfetti. Ed ecco ricorda il sindaco Restiani “ Medardo Fontana proprio di Vianino. Questi era soprannominato “ Medardo dal nes dols” incantò Napoleone Bonaparte. Medardo illustrò a napoleone l’uso della fibula per valutare lo stato di conservazione, la dolcezza e la fragranza di tutti gli insaccati e del prosciutto stagionato in particolare. Anche Maria Luigia, figlia dell’imperatore d’Austria e moglie di Napoleone ebbe l’onore di gustare le prelibatezze del prosciutto di Parma in particolare quello di Vianino molto importante anche nella cucina francese detto jambon venne utilizzato nel menù d’inaugurazione della Tour Eiffel proprio il prosciutto di Vianino. Replica Restiani “ penso che Vianino debba essere considerato un luogo di storia del rè delle tavole Italiane e del mondo”. < Mi piacerebbe sperare che negli anni anche in tempi brevi, qualcuno volesse mettere un impianto di stagionatura, perchè pensiamo che l’aria e il microclima di Vianino possa avere delle proprietà uniche”.- Spero possano arrivare sulle vostre tavole i prodotti made in Val ceno più dolci e fragranti delle terre già nel 1800, deliziavano Parma, il regno d’Italia e l’impero di Napoleone .

 

 

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