Per la santa Candelora se nevica o se plora dell’inverno siamo fora.

tratto da wikipedia

Candelora è il nome con cui è popolarmente nota in italiano (ma nomi simili esistono anche in altre lingue) la festa della Presentazione al Tempio di Gesù (Lc 2,22-39), celebrata dalla Chiesa cattolica il 2 febbraio. Nella celebrazione liturgica si benedicono le candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”, come il bambino Gesù venne chiamato dal vecchio Simeone al momento della presentazione al Tempio di Gerusalemme, che era prescritta dalla Legge giudaica per i primogeniti maschi.

Fino alla riforma liturgica successiva al Concilio Vaticano II, e tuttora nella forma straordinaria del rito romano, la festa è chiamata Purificazione della Beata Vergine Maria.

La festa viene osservata anche dalla Chiesa ortodossa e da diverse chiese protestanti. In molte zone e in diverse confessioni è tradizione comune che i fedeli portino le proprie candele alla chiesa locale per la benedizione.

   Per la santa Candelora se nevica o se plora dell’inverno siamo fora.

oggi in valceno era così, foto scattate alle ore 10 a Casanova, Bardi….sarà finito l’inverno?

Nella cultura di massa

  • Trieste esiste il seguente detto popolare riferito alla festività della Candelora:

    Se la vien con sol e bora
    de l’inverno semo fora.
    Se la vien con piova e vento
    de l’inverno semo drento.
    (drento in dialetto triestino significa dentro)

  • Padova è associata a un proverbio popolare nel quale si preannuncia l’arrivo della primavera o il continuare dell’inverno (se ce sole a candelora del inverno semo fòra, se piove e tira vento del inverno semo dentro).
  • In LombardiaA la Madona da la Sciriœura dol inverno a semm da fœura ma s’al fioca o al tira vent quaranta dì a semm anmò dent (Alla Madonna della Candelora dall’inverno siamo fuori, ma se nevica o tira vento quaranta giorni siamo ancora dentro)
  • BolognaAl dé dl’Inzariôla, o ch’al naiva o ch’al piôva dal invêren a sän fòra, mo s’ai é al suladèl a in arän anc pr un msarèl (Il giorno della Candelora, che nevichi o piova, dall’inverno siamo fuori, ma se c’è il sole ne avremo ancora per un mesetto)
  • In Toscana la tradizione proverbiale recita l’esatto opposto del nord Italia, ovvero si considera la fine dell’inverno in caso di brutto tempo (“se piove o se gragnola dell’inverno semo fora …”)
  • In Puglia la tradizione associa il bel tempo nel giorno della Candelora alla continuazione dell’inverno (“A Cannëlôrë, ci non nevëchë e non chiovë, a Vërnët non è fôrë“).
  • Catania la Candelora è assorbita dalla Festa di Sant’Agata e costituisce uno dei rituali più importanti della stessa.
  • Ad Acquaviva Collecroce in provincia di Campobasso la mattina della Candelora, dalle prime ore dell’alba, ha inizio l’antichissima Fiera di San Biagio (festeggiato il 3 febbraio), nelle ore pomeridiane il popolo si riunisce in chiesa per la Celebrazione Eucaristica, la Benedizione delle Candele e il tradizionale Bacio del Bambinello. A questo giorno è associato il seguente proverbio: Uoj è la Candelora, la vernata è sciut fora, risponn san Bias la vernat ancor n’trasc. Se fa lu solariell quaranta juor d maltiemb, se fa lu solaron quaranta juorn d stagion (Oggi è la Candelora, l’inverno è uscito fuori, risponde San Biagio, l’inverno ancora non entra. Se c’è poco sole quaranta giorni di maltempo, se c’è tanto sole quaranta giorni di stagione e quindi di giornate abbastanza calde).
  • Castelpoto in provincia di Benevento, esiste un’antica tradizione: dalla notte di Natale fino al giorno della Candelora il Bambino Gesù viene esposto davanti l’altare maggiore per poi essere baciato l’ultima volta.
  • Oristano la candelora è molto sentita perché coincide con l’inizio dei preparativi de Sa Sartiglia.
  • In Francia, la Candelora (Chandeleur) è conosciuta soprattutto per essere il giorno delle crêpes che vengono preparate in tutti i modi.[4]
  • In Messico, la Candelora (Candelaria) è un giorno di festa importante. Il 6 gennaio si nasconde una figurina del Bambino Gesù nella “rosca de reyes” (torta tipica a forma di ghirlanda contenente frutta candita). Chi la trova diventa uno degli sponsor[non chiaro] del Bambino Gesù della casa[non chiaro] e ha l’impegno di vestirlo con belli abbigliamenti, metterlo in un cesto decorato con fiori e di portarlo a benedire nella chiesa locale. Poi le famiglie mangiano tamale e bevono atole.
  • la festa della Candelora (Candlemass), detta anche festa di santa Brigida, è anche il giorno in cui si svolge un importante sabba stregonesco, dedicato, tra l’altro, alla consacrazione delle candele e dei lumi che verranno utilizzati nei riti dei mesi successivi (30 aprile-Valpurga, 1º agosto-Lammas, 31 ottobre-Halloween), ed è la notte nella quale gli apprendisti stregoni hanno la loro cerimonia di iniziazione
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