Ancora una volta “Gli Amici della Parrocchia di Bardi” hanno fatto centro! Nella notte di San Pietro e Paolo sono salpate 84 barche; (vista la impossibilità pubblicare tutte le foto vi rimandiamo alla pagina FB degli amici della parrocchia di Bardi: https://www.facebook.com/groups/629540867172172/?ref=br_rs
Molto brava l’organizzatrice Gisella (lo ha detto anche la Merkel).
Nella notte tra il 28 e il 29 giugno, in occasione della festa di San Pietro e Paolo, nelle campagne si celebra un rito molto particolare per capire come sarà il tempo ma anche come andrà il raccolto e il destino dei componenti della propria famiglia. Si tratta di quella tradizione nota come la barca di San Pietro.
La tradizione contadina da sempre si serve di rituali alla cui base vi sono credenze popolari, leggende o storie di santi. Spesso si utilizzavano questi “strumenti” per capire come sarebbero state le condizioni meteorologiche, indicatore molto importante per il buon raccolto nei campi e dunque il sostentamento delle famiglie.
Ancora oggi diffusa in alcune zone, soprattutto del Nord Italia, è la tradizione della barca di San Pietro o veliero di San Pietro, un’usanza che si serve di pochi ingredienti: un contenitore di vetro, una chiara d’uovo e la magia della notte di San Pietro e Paolo!
Il procedimento da fare è il seguente: la sera del 28 giugno si riempie un contenitore di vetro ampio e largo di acqua, all’interno si fa colare una chiara d’uovo e si mette a riposare per tutta la notte all’aperto o su un davanzale al chiaro di luna lasciando che la soluzione di acqua e uovo prenda anche la prima rugiada del mattino. Secondo la tradizione, la notte saranno i santi Pietro e Paolo a compiere la magia, in particolare sarà l’apostolo Pietro (che ricordiamo essere un pescatore) che alla vigilia della sua festa dimostra la sua vicinanza ai fedeli soffiando all’interno del contenitore e facendo così apparire la sua barca.
La mattina dopo il risultato va interpretato. L’albume, infatti, forma dei filamenti e si posiziona in modo da sembrare una barca di forma variabile e con più o meno vele e alberi. A seconda di com’è il veliero, i contadini sono in grado di capire le condizioni del tempo che li aspetta, la più o meno buona annata di raccolto ma anche la salute dei componenti della propria famiglia. Vele aperte indicherebbero giornate di sole, vele chiuse e strette invece pioggia in arrivo! Un bel veliero in generale promette un’ottima annata di raccolto.
Ma perché si forma davvero la barca? Il fenomeno è dovuto semplicemente alla diversa temperatura della notte (più fresca) che permette all’albume di rapprendersi formando il caratteristico veliero ma anche al fatto che l’albume ha una densità maggiore dell’acqua e tende ad affondare. Quando l’acqua fredda si riscalda grazie al calore che assorbe la brocca dalla terra o dal davanzale su cui è posizionata, tende a risalire portando con sé anche l’albume. Si formano così le vele.