Il profumo della terra
La terra non teme d’esser mossa,
comoda lei attende il solco
dopo il dono dei suoi frutti
La fatica cela nel profondo
le forze che il vomere ripesca
Non c’è dolore nei suoi tagli,
è il giusto ciclo a dettar legge
Forse dovremmo somigliar di più alla terra
noi, che il vomere della storia
ha solcato senza compassione
e che impariamo troppo lentamente
Ma un baluardo s’erge ancora:
chi la terra la rispetta,
chi ieri fece strada al bue
e oggi guida il suo trattore
Ch’è dolce imparar nell’aver cura,
il sentore del suolo rivoltato
tramanda la saggezza dei millenni
Giuseppe Turchi 14/08/2022