Verze ripiene: un piatto “di magro” [si fa per dire]

Essendo tempo di Quaresima la nostra tradizione gastronomica impone le cosiddette ricette “di magro”, termine che di solito si traduce in senza carne, sì, ma con abbondanza di uova, burro, formaggi e carboidrati vari (un po’ di sostanza, insomma!).

Tra le “dietetiche” proposte della cucina valcenese troviamo le verze ripiene che – raccontano le nonne – si preparavano di frequente, in passato, per rispettare l’astinenza quaresimale dalla carne, ma anche per utilizzare e non sprecare le ultime verze dell’orto, prima di preparare il terreno alle colture primaverili.

Come per tutti i piatti contadini, gli ingredienti sono pochi e semplici, di quelli che si trovavano abitualmente nelle case di campagna – pane, uova e formaggio – e come in tutte le ricette di una volta, le quantità non sono espresse in grammi, ma in scodelle, cucchiai e pizzichi.

Ingredienti

  • Foglie di verza grandi
  • 1 scodella di pane raffermo grattugiato
  • 2 scodelle di formaggio grattugiato
  • 3 uova
  • 1 cipolla
  • Passata di pomodoro
  • Triplo concentrato di pomodoro
  • Brodo vegetale (a piacere)
  • Olio
  • Latte quanto basta
  • Sale, pepe e noce moscata

Preparazione

Sbollentate le foglie di verza per un minuto, scolatele ed eliminate la nervatura centrale.

Portate a ebollizione acqua e latte in parti uguali e versate il composto sul pane grattugiato, fino a ottenere un impasto consistente. Unite il formaggio, le uova, una grattata di noce moscata e aggiustate di sale e pepe.

Formate delle polpette con il ripieno e avvolgetele nelle foglie di verza precedentemente scottate.

In una casseruola appassite leggermente la cipolla tritata in qualche cucchiaio d’olio, unite le verze ripiene, la passata e il concentrato di pomodoro, salate leggermente, quindi coprite con acqua o brodo vegetale e lasciate cuocere a fuoco lento fino a quando il sugo si sarà addensato. Servite caldo.

Non sono certo una ricetta light le verze ripiene, ma di sicuro le possiamo definire un comfort food che – se assunto in giornate fredde e piovose – contribuisce a riportare l’umore a livelli accettabili.

Tuttavia, per limitare i sensi di colpa, è bene ricordare che la verza ha numerose proprietà benefiche: le si riconoscono, tra gli altri, effetti ricostituenti, proprietà antiossidanti e antitumorali ed azione positiva su vista e pelle.

Certo, per beneficiare di tutte queste virtù bisognerebbe consumarla cruda o, al massimo, cotta a vapore per una quindicina di minuti, ma ripiena è di sicuro più buona.

 

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