BORE Erika Martorana II Domenica 30 aprile sarà una giornata davvero speciale per Bore. I cittadini saranno, infatti, chiamati a votare per un doppio referendum indetto dal Comune sulla gestione in economia dell’acqua e dei rifiuti. Il progetto sul quale il sindaco vuole che la cittadinanza si pronunci prevede che l’amministrazione comunale riprenda a gestire direttamente la distribuzione dell’acqua potabile, revocando il contratto con Montagna 2000. Quanto alla raccolta e al trasporto dei rifiuti, il Comune intende mantenere la gestione diretta dell’attività, evitando che sia affidata all’azienda di servizi che l’Agenzia territoriale dell’Emilia Romagna (Atersir) sta selezionando tramite un maxi bando europeo e che presto gestirà i rifiuti di tutti i comuni della provincia di Parma, tranne Fidenza. Per illustrare i contenuti dei due referendum e per spiegare i vantaggi della gestione in economia dei due importanti servizi, il sindaco Fausto Ralli ha di recente incontrato la cittadinanza all’ex Colonia Leoni. Davanti a un centinaio di persone, il primo cittadino ha innanzitutto precisato che il referendum comunale è solo consultivo e quindi il risultato non è vincolante. «Se però vince il sì – ha detto – l’amministrazione si sentirà sostenuta nella propria azione e questo darà più peso politico al Comune nelle trattative con le controparti (Montagna 2000, Atersir). Se invece vince il no questo sostegno non ci sarà, e se poi non si raggiungerà nemmeno il quorum (50% + 1 degli aventi diritto al voto), vorrà dire che alla maggioranza della popolazione questi argomenti non interessano». Il sindaco ha spiegato perché ritiene che la scelta di gestire in proprio i due servizi porterà vantaggi per tutti. Cominciando dall’acqua, Ralli ha spiegato che dei cinque bacini di utenza della nostra provincia, quello gestito da Montagna 2000 ha le tariffe più alte in tutti i tipi di fornitura tranne una, quella agevolata. Ma se questo è noto da tempo, perché si pensa solo adesso di rescindere il contratto con il gestore? «Perché – ha spiegato il sindaco – Montagna 2000 ha fatto due nuove richieste, molto onerose per il Comune di Bore: primo, partecipare all’aumento di capitale di Montagna 2000 (14.200 euro) e, secondo, aumentare da 1.000 a 18.000 euro la bolletta per le utenze degli edifici comunali e delle fontane pubbliche, più 33.000 euro per l’in – stallazione dei relativi contatori, per un totale di 65.000 euro. Soldi che, se versati al gestore, verrebbero sottratti ad altri capitoli di spesa dell’amministrazione, riducendo così i servizi forniti ai cittadini».
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