BORE, ACQUA E RACCOLTA RIFIUTI. I RISULTATI DEL REFERENDUM. (Articolo a fondo pagina).

GAZZETTA DI PARMA MERCOLEDÌ’ 3 MAGGIO 2017

BORE
Erika Martorana
Acqua e rifiuti? A Bore gli elettori
scelgono, con un plebiscito,
il «fai da te». Nel doppio referendum
di domenica scorsa sulla
gestione in economia dell’ac –
qua e dei rifiuti, la quasi totalità
dei votanti (il 96%, per l’esat –
tezza) ha detto «sì» al progetto
del Comune di Bore.
Progetto che, lo ricordiamo,
prevede, da una parte, di tornare
a gestire direttamente il servizio
idrico integrato, revocando il
contratto con Montagna 2000;
e, dall’altra, di mantenere la gestione
diretta del servizio di raccolta
e trasporto dei rifiuti, evitando
che sia affidato ad un’azienda
di servizi esterna (quella
che Atersir sta selezionando e
che gestirà i rifiuti di tutti i comuni
della provincia di Parma,
Fidenza esclusa).
Ma esaminiamo i risultati. Gli
aventi diritto al voto erano 821:
di questi, 437, cioè il 53,2%, hanno
effettivamente votato.
La percentuale dei votanti sale
però al 68,5% se non conteggiamo
negli aventi diritto al voto i
183 cittadini iscritti nelle liste
elettorali di Bore ma residenti
stabilmente all’estero: correzione
legittima se consideriamo che nel caso del referendum consultivo
comunale il voto all’este –
ro non è previsto. In ogni caso,
come si è accennato, il 96% dei
437 votanti ha votato «sì» in entrambi
i referendum: 419 voti a
favore a fronte di un quorum (la
metà più uno degli aventi diritto)
fissato a 411.
Ovviamente soddisfatto il sindaco,
Fausto Ralli che si è detto
«particolarmente contento perché
con questo voto i cittadini di
Bore hanno dimostrato chiaramente
di aver capito che la scelta
di gestire in proprio i due servizi
porterà vantaggi per tutti. Le
bollette dell’acqua potrebbero in
questo modo alleggerirsi, ma soprattutto
potrebbero essere finalmente
realizzati gli investimenti
per migliorare gli impianti
dell’acquedotto e di conseguenza
la qualità dell’acqua erogata.
Dei cinque bacini di utenza
della nostra provincia, quello gestito
da Montagna 2000 ha le
tariffe più alte in tutti i tipi di
fornitura tranne una, quella agevolata.
Montagna 2000 ha fatto
due nuove richieste, molto onerose
per il Comune di Bore: primo,
partecipare all’aumento di
capitale di Montagna 2000
(14.200 euro) e, secondo, aumentare
da mille a diciottomila
euro la bolletta per le utenze degli
edifici comunali e delle fontane
pubbliche, più trentatremila
euro per l’installazione dei relativi
contatori, per un totale di
65.000 euro. Soldi che, se versati
al gestore, verrebbero sottratti
ad altri capitoli di spesa dell’am –
ministrazione, riducendo così i
servizi forniti ai cittadini. Tornando
alla gestione in economia,
invece, le bollette dell’ac –
qua potrebbero alleggerirsi un
po’».
«Quanto ai rifiuti- ha aggiunto-,
già oggi, tra tutti i comuni
dell’ex Comunità Montana, siamo
noi ad avere le tariffe più
basse, che però potrebbero aumentare
se si passasse a una società
di servizi esterna, perché in
un comune montano e “disper –
so” come Bore la personalizzazione
del servizio farebbe sicuramente lievitare i costi.

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