LA PROBLEMATICA CHE INTERESSA LA FRAZONE DEL MULINO DI VIANINO OGNI QUALVOLTA SI VERIFICA UN VIOLENTO TEMPORALE

di Silvia Calici

Alcuni cittadini del comune di Varano de’ Melegari, esprimono alcune preoccupazioni riguardo la problematica che interessa la frazione del Mulino di Vianino ogni qualvolta si verifica un violento temporale. “ abito in questa località da tempo e non ricordo di alluvioni imputabili al torrente Ceno, però negli anni 70 con la realizzazione della strada provinciale SP28, si e creata una situazione particolare che sebbene sia di protezione al torrente Ceno, purtroppo crea bacino qualora ci sia una esondazione dai corsi d’acqua limitrofi al centro abitato, soprattutto dal Rio Rabboni: emblematiche, quella dell’agosto 1987, quando il maltempo fece due vittime a Vianino, oppure quella del 7 giugno del 2007 . Eventi atmosferici straordinari ormai non sono più occasionali, anche in questa zona diventano periodici. Occorre monitorare sul territorio ed intervenire cercando di anticiparli: molto spesso è sufficiente verificare lo stato dei corsi d’acqua o le caratteristiche di un ponte, se non più idoneo per l’alveolo, al fiume di evitare che ghiaia o arbusti, possano ostacolare il corretto deflusso delle acque .Purtroppo l’agricoltura non ha una resa ed i terreni restano abbandonati, inoltre se ereditati da non residenti, l’abbandono è totale e senza la necessaria manutenzione, lo scolo delle acque diventa un potenziale rischio, perchè non più confluente nei fossati.” Sarebbe consigliabile avere norme delle autorità locali per far modo che i proprietari abbiano l’obbligo di realizzare fossati di confluenza delle acque nei rivoli esistenti, con la garanzia della necessaria manutenzione manutenzione delle sponde d’ argine confinanti alla proprietà”. Ribadisce Marco-Torrenti e fiumi che hanno i loro letti all’interno delle città italiane vanno certamente tenuti puliti da rifiuti e quant’altro possa deviarne o bloccarne il corso Dichiara Marco Tonazzoli “se ci fosse una maggiore manutenzione collinare e in montagna, per esempio, si riuscirebbe a impedire che i tronchi, terra e altri ingombri vadano a finire nei fiumi provocando il famigerato “effetto Tappo”, ovvero i blocchi che poi portano allo straripamento di fiumi e torrenti”. Le alluvioni sono fenomeni naturali, tuttavia tra le cause dell’aumento della frequenza delle alluvioni ci sono senza dubbio l’elevata antropizzazione e la diffusa impermeabilizzazione del territorio, che impedendo l’infiltrazione della pioggia nel terreno aumentano i quantitativi e le velocità dell’acqua che defluisce verso i fiumi. La mancata pulizia di questi ultimi e la presenza di detriti o di vegetazione che rendono meno agevole l’ordinario deflusso dell’acqua sono un’altra causa importante.

 

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