BORE ALLARME SANITA’

di Silvia Calici

Allarme sanità in montagna, continuiamo a vedere impoverimento della sanità di montagna Dichiara il sindaco Fausto Ralli, è l’ennesimo allarme che arriva da Bore , chiedo si apra una discussione ampia sul futuro della sanità di Bore, che tenga conto delle peculiarità e delle specificità del nostro territorio. “Dobbiamo dimostrare che il nostro territorio è vivo e chiede che si investano risorse sui servizi. Come Sindaco sto seguendo con preoccupazione le ricadute che si potranno avere sul nostro territorio. A diversi territori come il nostro, che ha all’incirca lo stesso numero di abitanti, si stanno riconoscendo attenzioni che, sono invece negate al nostro comune, si potenziano o si costruiscono nuovi servizi”. Più risorse per potenziare i servizi socio- sanitari nei territori montani per favorire l’insediamento e contrastare lo spopolamento. Le fasce sociali temporaneamente in difficoltà potranno, trovare servizi nei luoghi di residenza. L’obbiettivo è rafforzare in montagna la presenza dei presidi socio- assistenziali.”Credo sia un modo per sostenere concretamente l’insediamento in montagna- ha detto il sindaco Fausto Ralli”,che da sempre soffre per le situazioni di abbandono. Assicurare un presidio di assistenza del 118 darà nuovo valore ai territori, offrirà una risposta doverosa ai bisogni primari dei residenti, che devono avere pari opportunità nel fruire dei servizi socio-sanitari. Indirettamente costituisce condizioni favorevoli al mantenimento delle attività produttive.” Diversi anni fa, Ponte Vetrioni nel comune di Varsi doveva essere il contenitore per la montagna, un distaccamento del soccorso d’emergenza e dei vigili del fuoco, un punto strategico dove si poteva coprire meglio la montagna, erano stati stanziati diversi milioni di euro, ma poi è finito tutto, noi cittadini di montagna ci troviamo a dover far fronte a questo notevole disagio, dichiara il sindaco Ralli < anche questo è un motivo per qui si ha lo svuotamento dei paesi>. Il lunedì il medico e presente a Bore solo la mattina,- sono troppo poche le ore a disposizione del nostro paese-, il pomeriggio deve coprire la zona di Pellegrino Parmense, che si trova nelle nostre stesse condizioni. “Bene ha fatto la regione ad estendere il servizio di elisoccorso nelle ore notturne, ma il problema è che qui a Bore, non abbiamo la piazzuola attrezzata”, moltissimi territori montani ,sono ancora sforniti del mezzo di soccorso avanzato che, servirebbe proprio a garantire un servizio di soccorso efficace, in caso di emergenza sanitaria, “arriva il 118 di Fornovo grazie che sia presente!” dichiara “il sindaco Ralli”. Il servizio di supporto avanzato ha una percorrenza che arriva anche ad un ora e quaranta; i parametri nazionali parlano di massimo 20 min in aree extraurbane; altro quesito circa il servizio per le persone anziane con patologie croniche, con la mancanza di questi servizi importanti, la situazione si può definire “drammatica”per il nostro paese.

 

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