tratto da: parma.repubblica.it
C’è anche un po’ di Parma nell’operazione che di salvataggio dei 51 bambini tenuti in ostaggio su un autobus dall’autista il 20 marzo scorso a Milano.
Simone Zerbilli, 43 anni, l’appuntato scelto della stazione dei carabinieri di Segrate in provincia di Milano, è infatti originario di Fidenza.
E’ stato il primo a salire sull’autobus in cui il terrorista Ousseynou Sy stava per compiere una strage, contribuendo in modo decisivo a mettere in salvo 5gli alunni della scuola media Vailati di Crema.
Mentre in suo onore su change.org è già stata avviata una petizione affinché il Comune di Segrate gli riconosca la benemerenza civica, a Fidenza il sindaco Andrea Massari commenta: “Il gesto del carabiniere Zerbilli e la magnifica azione sua e di tutti i suoi colleghi è stata una cosa che ha aggiunto orgoglio – tanto – al senso di sollievo per la fine positiva di una storia che ha tenuto l’Italia e il mondo con il fiato sospeso. Una storia di follia omicida, compiuta da una persona che nemmeno si è pentita e contro la quale spero che la giustizia sia inflessibile. Ebbene, quell’orgoglio oggi raddoppia perché l’appuntato scelto Simone Zerbilli è un fidentino, un cittadino della nostra comunità che ho avuto l’onore di sentire poco fa al telefono per portare a lui e a tutti i militari dell’Arma il ringraziamento, l’abbraccio e l’affetto della città di Fidenza che da oggi sa di avere un nuovo borghigiano speciale tra le fila dei suoi cittadini più illustri”.
Così il militare, poco dopo il salvataggio, ha raccontato l’intervento: “Abbiamo superato il bus, ci siamo messi di traverso per chiudergli gli spazi…a causa degli speronamenti compiuti il bus ha rallentato fino a fermarsi. Sono sceso dall’auto. Insieme a me c’erano tre colleghi. L’autista agitava un accendino e aveva una tanica e dei teli vicino al finestrino anteriore. Due colleghi hanno infranto i finestrini posteriori e hanno iniziato a far uscire i primi ragazzini”.
Nel corso della telefonata, aggiuge Massari, “l’appuntato scelto Zerbilli mi ha ricordato di sentirsi semplicemente come una persona che ha fatto il suo dovere e mi ha espresso la sua gratitudine. Un messaggio eccezionale che parla di coraggio e parla di dedizione, due parole che in un tempo in cui tutti urlano in modo scomposto hanno una forza dirompente. Nel corso della telefonata ho spiegato lui che come sindaco vivrei come un privilegio potergli conferire la civica benemerenza del Comune di Fidenza, atto per il quale ho già avviato la procedura con l’Arma dei carabinieri”.