L’oratorio di San Rocco
dalle forme romaniche e barocche,
è un luogo di culto cattolico
collocato in adiacenza al piccolo cimitero, situato a poca distanza dal piccolo
borgo di Carpadasco, nel comune di Solignano,
nella diocesi di Piacenza-Bobbio.
Si sviluppa su un impianto a navata unica, con ingresso a nord e presbiterio a
sud.
La semplice e simmetrica facciata a capanna, interamente rivestita in pietra
come il resto dell’edificio, è tripartita dal corpo centrale lievemente in aggetto
nel mezzo è collocato il portale d’ingresso, sormontato da una finestrella
rettangolare.
Al termine del fianco destro si erge dal tetto un campanile a vela.
All’interno la navata, coperta da un soffitto a capanna a travetti lignei,
è scandita in quattro campate da tre ampie arcate a sesto ribassato, rette da
massicce paraste coronate da sottili capitelli dorici.
L’oratorio ospita due statue raffiguranti San Rocco, di cui una duecentesca e
l’altra novecentesca
i dipinti seicenteschi presenti nell’edificio fino alla metà del XX secolo sono da
allora conservati, per motivi di sicurezza, nella chiesa di San Leonardo di
Contile.
Il luogo di culto originario fu costruito probabilmente tra il XIV e il XV secolo,
nei pressi dell’antico monastero di Carpadasco
come indicato nel resoconto della visita pastorale del vescovo di Piacenza Pietro
Cristiani del 1744, nel 1479 vi fu fondato da un certo Guido Massari
un beneficio; inoltre, una lapide commemorativa all’interno del tempio reca la
data del 1488, in riferimento forse alla morte del conte Manfredo Landi,
Signore della zona.
Probabilmente nel corso del XVII secolo l’edificio fu ristrutturato
internamente.
Nel 1836 l’oratorio, lesionato a causa dell’instabilità del terreno, fu
risistemato; altri interventi di restauro e consolidamento strutturale furono
eseguiti nel 1933.
Tra il 1959 e il 1960 fu rifatta la pavimentazione, su finanziamento
della parrocchia di San Leonardo di Contile, da cui il luogo di culto già
dipendeva.
Tra il 1998 e il 2001 furono effettuati altri lavori di restauro e consolidamento.
In prossimità della chiesa si trovano le tombe della famiglia Zanetti
Di questa famiglia era anche il poeta Francesco Zanetti che dedicò molti versi
al suo luogo natio
Chiudiamo questa breve visita citando appunto un verso della sua poesia
Madonna della Fosa:
Campane di Contile che,a festa il battesimo,
un giorno di luglio,sonaron per me
campana che a morto,a San Rocco
tintinnerà per me…..“