Premesso che la parola secessionisti, così come titolava l’articolo sulla gazzetta di Parma di ieri ,significa “separazione di un gruppo da un’entità sociale o politica a cui apparteneva”, mi pare proprio fuori luogo addossare al sottoscritto l’onta del commissariamento.
Nel consiglio di sabato 30 ottobre mi sono trovato con ben quattro componenti della mia maggioranza assenti ingiustificati; a quel punto io e il consigliere Calautti ci siamo confrontati e abbiamo deciso, essendoci il numero legale, di dare inizio alla seduta per fare approvare degli ordini del giorno importanti e, grazie all’apporto della minoranza, ci siamo riusciti.
Ottenuta l’approvazione di tutti i punti, ho preso atto della situazione venutasi a creare e ho dato le mie dimissioni.
I primi a mancare di rispetto all’intero paese sono stati loro con il loro atteggiamento, oltre ovviamente ad una mancanza di rispetto nei confronti del sindaco e alla fascia che porto.
Tutte le argomentazioni riportate nel comunicato della gazzetta sono facilmente controvertibili, ma penso che i panni sporchi vanno lavati in famiglia e non certo attraverso i mezzi di comunicazione.Non capisco perchè non abbiano chiamato direttamente me per arrivare ad un “franco confronto” come chiedono, invece di fare comunicati.
Io sono disposto ad un incontro per evitare il commissariamento, convinto però che le cose debbano cambiare all’interno del gruppo di maggioranza;quello che forse non è chiaro è che il mio unico e solo interesse è quello di cercare di fare il bene del paese. pertanto chiederò che venga sottoscritto un patto di responsabilità, affinchè simili comportamenti non accadano più e si abbia più rispetto verso i cittadini e la fascia che indosso.